Dare futuro alla memoria
it en

I media

Salvo rare eccezioni, si parla dei Rom e Sinti solo in poche occasioni:
- quando qualcuno di loro perde la vita nel corso di qualche incendio scoppiato in una baraccopoli;
- quando è in atto il solito braccio di ferro con le amministrazioni municipali o con i cittadini per questioni legate agli sgomberi o al "degrado" dei campi;
-
 nelle occasioni in cui i rom sono stati protagonisti di episodi di criminalità.

In questo caso, lo spazio riservato dai media a questo genere di episodi, utili ad amplificare l'allarme sociale e a fare notizia, è di gran lunga più ampio di quello loro riservato quando si tratta di discutere ad esempio dell'assenza di una legge che li tuteli in quanto minoranza, o di progetti per superare una condizione di svantaggio sociale.

     

La stampa italiana - alcuni casi

Copper thief = Roma? Not always.

• Gli articoli di Matteo Legnani.

The Anti-Roma campaign of Cronaca qui.

Xenophobia throughout the Posters.

 Calcioscommesse e la "banda degli zingari".

In Italia: Articolo3 di Mantova. Rapporti annuali.

Nagarom.

Di Giovanni E., "Anti-Ziganismo e mass media"

 

 

La stampa europea - alcuni casi

 

30% dei casi di discriminzione in Spagna sono prodotti dai media (Fonte: Fundación Secretariado Gitano – Spagna). Report: "Discrimination and Roma community".

Un préfet à l'apéro pour fêter le départ des Roms - Francia.

Monteiro clan - Portogallo.

In Other Words - Europa - Web Observatory & Review for Discrimination alerts & Stereotypes deconstruction.

 

     
 

(La Provence, 20 Novembre
2011, France)

(Copertina di Panorama,
10 luglio 2008, Italia)

 

I Social network

Sul web e sui social network i commenti sugli "zingari" raggiungono espressione razziste che invocano apertamente il Porrajmos.

"Per comprendere il grado di diffusione di questo strisciante razzismo anti-zingaro in Italia è (...) sufficiente visionare le pagine di Facebook, attualmente il più celebre social network sul quale ormai milioni di persone appartenenti ai maggiori Stati d'Europa si sono liberamente iscritti per dialogare in una sorta di forum a distanza. Facebook offre l'opportunità di aggregarsi liberamente in gruppi di cui viene autonomamente proposto il soggetto di discussione. Se si ricerca il termine "zingari" per individuar i gruppi che riportano nel proprio titolo di discussione questo lemma, ci si trova di fronte a una lista che va oltre la ventina di proposte i lingua italiana, la maggior parte inneggianti a un nuovo genocidio dei rom e dei sinti da attuare al più presto con centinaia di iscritti. La medesima ricerca con il termine "ebrei" è più rincuorante: la maggior parte dei gruppi propongono riflessioni relative alla memoria della Shoah e dei genocidi che hanno caratterizzato il Novecento; è un sollievo, anche se non si può dimenticare che, proprio in occasione del Giorno della Memoria 2009, sono tornate alla ribalta delle cronache posizioni negazioniste e palesemente antisemite".


(Bravi L., La "questione zingari" nell'Italia fascista. La costruzione culturale di una categoria razziale, in Vitale T., "Politiche possibili", Carocci, Roma, 2009, pp. 23-29)