Elio Toaff

Elio Toaff racconta le atrocità dell’eccidio perpetrato dai soldati tedeschi contro civili inermi a S.Anna di Stazzema (Lucca) il 12 agosto 1944, essendo giunto sul luogo poco dopo la strage. Spiega anche come questa visione lo abbia spinto definitivamente a entrare nella Resistenza.

Elio Toaff è nato a Livorno il 30 aprile 1915. Studiò presso il Collegio Rabbinico della sua città natale sotto la guida del padre, Alfredo Toaff, rabbino della città. Frequentò al tempo stesso la facoltà di Giurisprudenza, dove poté laurearsi nel 1938, in quanto l’introduzione delle leggi razziali fasciste consentiva di completare gli studi a chi ne fosse giunto al termine. L’anno successivo completò gli studi rabbinici laureandosi in teologia al Collegio Rabbinico di Livorno, ottenendo il titolo di Rabbino. Fu nominato Rabbino Capo di Ancona, dove rimase fino al 1943. Dopo l’8 settembre 1943, con la moglie e il figlio, alterando le generalità sui documenti, fuggì prima a Marina di Pietrasanta in Versilia, poi a Val di Castello. Fu testimone e vide con i propri occhi le atrocità ai danni di civili inermi dell’eccidio nazista di Sant’Anna di Stazzema, nell’agosto del’44. Entrò nella Resistenza, unendosi alle bande partigiane del gruppo del monte Gabberi, riuscendo anche a sopravvivere ad una esecuzione. Dopo la guerra fu rabbino di Venezia. Nel 1951 divenne Rabbino Capo di Roma fino all’ottobre 2001, quando, all’ età di 86 anni, annunciò le proprie dimissioni dalla carica di Rabbino Capo.

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