Dare futuro alla memoria
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Il necessario riconoscimento della pluralità di mondi

Spesso si parla di Rom e Sinti come di un popolo unico e senza distinzioni, ma non si possono accomunare in un’unica categoria. Si tratta di persone di nazionalità, religioni e abitudini diverse, con storie differenti di migrazione e di relazione con il territorio. 

Alcune famiglie abitano in case popolari, altre in case private o in ville, altre in campi con luce e gas, altre in baracche da terzo mondo, o sui greti dei fiumi e nelle grotte. 

Non esistono criteri di classificazione antropologici uniformi.

“Un mondo di mondi”: indica la pluralità di gruppi Rom e Sinti nel mondo (Piasere L., “Un mondo di mondi. Antropologia delle culture rom”, Napoli, L’Ancora, 1999).

Per elaborare politiche sociali di successo è fondamentale riconoscere questa pluralità.