Le baraccopoli, slums, sono un fenomeno proprio delle metropoli europee e trovano origine nella difficoltà di accesso al mercato dell'edilizia da parte degli abitanti di una città, in particolare degli immigrati di nuova generazione . Non è una tipologia abitativa specifica dei gruppi zigani; la presenza consistente di Rom, soprattutto romeni, nelle baraccopoli milanesi si spiega piuttosto con le difficoltà socio-economiche dei Rom emigrati dalla Romania. Nella maggior parte dei casi, le baraccopoli sorgono in aree periferiche già abitate abusivamente e sgomberate in precedenza. Questa modalità alloggiativa è caratterizzata dall'informalità e abusività delle auto-costruzioni e dall'occupazione di luoghi pubblici senza nessuno standard di abitabilità. Le condizioni di vita sono molto dure. C'è un dato che le riassume: un bambino rom che nasce in una baraccopoli in Italia ha una speranza di vita di 50 anni. Gli slums sono luoghi caratterizzati dal sovraffollamento, da strutture abitative scadenti, da accesso inadeguato all'acqua e ai servizi fognari e igienici; gli abitanti delle baraccopoli sono esclusi dai servizi comunali, dal ritiro dell'immondizia ai servizi di aiuto sociale. Spesso l'evasione scolastica è particolarmente elevata. La vita nello slum è segnata dalla totale "precarietà di vita"; nel vissuto degli abitanti è spesso presente la consapevolezza che tutto può essere perduto improvvisamente: ne deriva una scarsa sicurezza di possesso degli oggetti materiali e il rischio dell'interruzione dei percorsi avviati con il territorio (scuola, agenzie educative, centri di aiuto, relazioni interpersonali, …) e i continui sgomberi hanno influenza molto negativa sul piano psicologico, molto forte soprattutto sui bambini.
|
Baraccopoli nelle periferie di Milano (Italia), 2010-12
Foto di baraccopoli e alloggi informali (tende, grotte, cavalcavia, edifici abbandonati) abitati da rom romeni.
|