Dai luoghi comuni all’antiziganismo
“Se l'associazione tra criminalità e stranieri è un luogo comune ampiamente diffuso tra la popolazione, quella tra criminalità e Zingari si struttura come un pregiudizio duro a morire. Sgombrare il campo da questa convinzione sembra davvero molto difficile (…). Se è vero che tra i Rom vi è una irregolarità maggiore rispetto ad altre comunità, è altrettanto vero che non è stata dimostrata una maggiore propensione degli Zingari alla criminalità. Pensare ai Rom come delinquenti, equivale a identificare tutti gli italiani come mafiosi. Tuttavia, le generalizzazioni sui Rom sono dure a morire perché in esse vi è un elemento psicologico straordinariamente suggestivo: essere derubati è molto fastidioso per chiunque, ma essere derubati dai nomadi risulta esserlo ancora di più!” (Mannoia M., "Zingari che strano popolo!", Roma, XL Edizioni, 2007, pp. 158-9). |
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