Il funerale delle vittime, agosto 2011, Kisleta (Ungheria), © Stiller Ákos/hvg.hu.
Un altro omicidio a Tatárszentgyörgy (Ungheria). La casa dove Róbert Cs. e suo figlio di 5 anni sono stati uccisi il 23 febbraio 2009. Sono stati raggiunti da colpi di arma da fuoco mentre scappavano dalla loro casa dopo un incendio doloso. © Amnesty International. |
Nella notte tra il 2 e il 3 agosto 2009, a Kisleta, in Ungheria, veniva uccisa, a colpi di fucile, nella sua casa, una donna rom, Mária Balog, e gravemente ferita sua figlia tredicenne.
Il crimine fu l'ultimo episodio di una serie di assassinii che avevano colpito alcuni cittadini ungheresi di etnia rom, tra cui un bambino di quattro anni. Approfondisci 1 - Approfondisci 2. Negli ultimi anni, l'antiziganismo in Ungheria è profondamente cresciuto. In particolare, preoccupa l'affermazione del Jobbik Magyarországért Mozgalom (Movimento per un'Ungheria migliore), noto come Jobbik, un partito politico di estrema destra con una forte componente antirom e sempre più antisemita, che ha ottenuto tre seggi alle elezioni del parlamento europeo di giugno. Jobbik, che si batte contro i «nemici della patria» (zingari, gay, socialisti), è nato nel 2003 dalle ceneri del Partito ungherese Giustizia e Vita ed è legato alla controversa Guardia Ungherese, sciolta dalla magistratura ungherese nel 2009 per "le sue azioni ripetute di intimidazione e discriminazione verso i rom ungheresi".
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