Lisl Appel reflects on immigrating to the United States from Germany and becoming an American citizen.

Evan Marwell, CEO and co-founder of EducationSuperHighway, addresses the importance of high-speed broadband access in bringing digital media to every classroom.

Cecilia De Jesus, MFA ’13, chose one of the most unlikely filmmaking materials to tell the story of Holocaust survivor Vera Gissing. But the risk paid off in a big way when her film Where Is My Home? won the 2013 Student Voices Short Film Contest.

USC students who are passionate about filmmaking and history are gearing up for USC Shoah Foundation’s annual Student Voices Short Film Contest. The registration deadline for this year’s competition is Nov. 1 and all videos must be submitted by Jan. 27, 2014.

Drexel University is now the 45th site in the world to have full access to USC Shoah Foundation’s Visual History Archive.

In observance of the Jewish holiday of Sukkot, Alfred Kleeman’s family built a Sukkah (“hut” or “booth”) in which the family ate their meals at their home in Gaukönigshofen, Germany. He remembers the tradition followed by his family in the construction and the decoration of the Sukkah.

Sonia Kempler's father and older brother were both imprisoned at the Breendonk camp in Belgium. Sonia would bring parcels of food to the camp but her father and brother never received the packages.

Surrounded by poverty, gangs, drugs and hunger, 25 teenagers from Cleveland High School in Seattle felt like it was all too much to do anything about. But the students in Jeff Taylor’s humanities class found the inspiration to change the world in a unique way: by participating in IWitness (iwitness.usc.edu), an online tool offered for free to any school by the nonprofit USC Shoah Foundation – The Institute for Visual History and Education.

We continue our 10-part Echoes and Reflections series with Lesson 2: Antisemitism.

Cila Aaron hopes her children will live in a world full of tolerance and peace.

Making a Difference – One Voice and One Sandwich at a Time, was created by high school students Cassidy Stein and Ashlen Weddington. Students use IWitness to make personal connections to the voices in the USC Shoah Foundation’s Visual History Archive.

As the Institute continues to expand its outreach to students, and as students began to watch, edit, combine, and reconfigure clips from the Visual History Archive, what do they need to know?

Марія Юхимівна Максимова розповідає про те, як вчителька російської мови не дозволила їй брати участь в шкільній п’єсі через те, що Марія була циганкою. Вона пояснює, як це вплинуло на її відчуття етнічної ідентифікації в подальшому житті.

Володимир Ілліч Митюк розповідає про те, як йому вдалось вийти з Славутського гетто у день розстрілу євреїв влітку 1942 року.

Regina Lewin remembers growing up in an orthodox family in Bedzin, Poland. She reflects on how religion was very important to her parents.

Scholars from around the world will gather Friday and Saturday to discuss genocide resistance in the past and present at the third annual “Resisting the Path to Genocide” workshop. The workshop is free and open to the public.

Aldo Brunacci nacque ad Assisi il 2 aprile 1914. Aldo era un giovane sacerdote durante la guerra, divenuto poi canonico della cattedrale di San Ruffino di Assisi. Aveva studiato a Roma, nell’ambiente delle organizzazioni giovanili cattoliche, dove l’atteggiamento nei confronti del regime fascista era talvolta molto critico. Tornato nella sua Assisi, assistette ai pestaggi degli oppositori al fascismo, alle violenze e agli arbitri, anche nei confronti dei giovani cattolici, di cui si occupava assiduamente.

Vittorio Foa nacque a Torino il 18 settembre 1910 da una famiglia ebraica piemontese. Fu un politico, giornalista e scrittore, grande esponente del pensiero di sinistra. Si laureò in Giurisprudenza nel 1931 all'Università di Torino. Nel 1933 entrò in Giustizia e Libertà, movimento politico antifascista. Nel 1935, venne arrestato a Torino e condannato a 15 anni di reclusione per attività antifascista. Nel 1943 uscì dal carcere ed entrò nel Partito d’Azione (PdA), e fu poi rappresentante nel Comitato di Liberazione Nazionale (CLN), prendendo dunque parte alla Resistenza.

Liliana racconta la marcia della morte nella quale è stata avviata a piedi attraverso la Germania dal gennaio all’aprile 1945 e la sua disperata voglia di vivere. Testimonia anche il tentativo da parte dei nazisti di far saltare il campo di Auschwitz-Birkenau prima dell’arrivo delle forze armate sovietiche.

Eugenio prima parla della sua grande amicizia con Primo Levi. Racconta poi i motivi delle sue scelte nell’impegno della lotta partigiana, la sua partecipazione in una formazione militare, la banda Arturo Verraz, che operava in una valle a lui ben nota, la valle di Cogne.

Ester insieme alla sua famiglia è rimasta nascosta per più di un anno in una stanzetta ricavata in un angolo del magazzino della fabbrica di famiglia. Qui racconta come questo luogo sia stato scelto e adattato da alcuni fidati operai.

Don Aldo Brunacci racconta come dopo l’8 settembre 1943, il Vescovo Nicolini su invito della Santa Sede lo mise al corrente della necessità di dare assistenza ai perseguitati e in particolare agli ebrei,che stavano affluendo numerosi nella città di Assisi.

Elio Toaff racconta le atrocità dell’eccidio perpetrato dai soldati tedeschi contro civili inermi a S.Anna di Stazzema (Lucca) il 12 agosto 1944, essendo giunto sul luogo poco dopo la strage. Spiega anche come questa visione lo abbia spinto definitivamente a entrare nella Resistenza.

Vittorio Foa introduce una importante riflessione sulla specificità della Shoah. Il genocidio perpetrato dai nazisti è stato un prodotto della modernità, non un barbaro retaggio del passato. I progressi della scienza sono stati utilizzati non per migliorare la vita dell’uomo ma per produrre la morte.